Progettare la corretta ventilazione

La portata di ventilazione, cioè la corretta definizione della quantità d’aria da ricambiare negli ambienti interni, è chiaramente espressa nella Normativa ISO 17772-1.

  • Il testo della Norma stabilisce che i parametri di ventilazione minima corrispondono a 14,4 m3/h per persona
  • I progettisti, sulla base di queste indicazioni, dimensioneranno adeguatamente l’impianto di ventilazione
  • Le portate di rinnovo dell’aria indicate dalla Normativa:
    • si basano su Studi Scientifici Internazionali relativi alla IAQ (Indoor Air Quality)
    • sono calcolate per contenere le concentrazioni degli inquinanti a livelli sicuri per la salute
Progettare la corretta ventilazione

I parametri per la scelta della corretta ventilazione

Negli ultimi 5 anni il mercato di riferimento ha visto sorgere molteplici tecnologie per la realizzazione di impianti di Ventilazione Meccanica Controllata, sia per le residenze private, che per il terziario.

Progettisti e utenti possono quindi orientare le loro scelte tenendo conto di fattori diversi, tra cui:

  • Spazi tecnici disponibili
  • Risorse economiche disponibili
  • Contesto climatico
  • Eventuali esigenze di filtraggio dell’aria in ingresso
  • Necessità di utilizzo di sensori per regolare meglio il ricambio di aria
  • Destinazione d’uso degli ambienti

Perché è importante una corretta ventilazione nelle case di oggi

In un periodo storico in cui è necessario contenere al massimo i consumi energetici, gli edifici diventano sempre più ermetici e privi di infiltrazioni.

Solo grazie ad un apposito impianto con uno scambiatore d'aria con recupero di calore si può “tarare” la ventilazione quanto e quando serve.

Spesso le persone non hanno la percezione del livello di inquinamento interno quindi, anche nelle situazioni di criticità o rischio, non avvertono l’esigenza di far arieggiare gli ambienti.

Ricambiare l'aria per la salute dei bambini

Aerazione e dispersione

Aprire i serramenti nella stagione fredda sperpera calore all’esterno, senza migliorare correttamente il grado di inquinamento dell’aria interna.

L’optimum sarebbe, ad esempio, ricambiare l’aria delle camere da letto nel corso della notte, mentre le persone dormono, così da mantenere bassa la concentrazione di anidride carbonica e di vapore (che, in presenza di punti freddi, andrebbe inevitabilmente a condensare).

Ma chi mai si alzerebbe ad intervalli regolari di tempo per arieggiare la stanza durante le ore di sonno?

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